
Analisi del microbiota intestinale: nuovo servizio
L’analisi del microbiota intestinale è il nuovo servizio disponibile presso lo studio medico Mapelli. Il test viene eseguito in laboratorio, dopo un consulto medico e i risultati vengono interpretati dalla dottoressa Manuela Meloni, biologa e nutrizionista.
L’esame permette di verificare la composizione della flora intestinale del paziente e di impostare, laddove necessario, una terapia.
La scelta di offrire questa nuova opportunità in studio non è casuale.
Se in molti conoscono il detto “l’intestino è il nostro secondo cervello”, pochi sanno quante e quali patologie, anche diverse tra loro, trovano una correlazione con il microbiota.
In alcuni casi, una sua alterazione peggiora un’infiammazione già in corso; in altri, ne è una concausa.
L’analisi del microbiota intestinale dà un quadro chiaro di quello che accade “là sotto” ed è la premessa per intervenire in modo efficace.
Che cos’è il microbiota intestinale
Sono centinaia le specie di microrganismi – batteri, funghi, lieviti… – che vivono nel nostro intestino: hanno un ruolo attivo nell’assorbimento dei principi nutritivi degli alimenti e nella protezione da agenti patogeni.
La pubblicità di yogurt e fermenti lattici ha plasmato l’immaginario comune su questi temi, suggerendo che è utile prendersi cura dell’intero processo digestivo, ma semplificandone il “come”.
In una persona sana, la biodiversità della flora intestinale è in uno stato di equilibrio e il suo rapporto con l’organismo umano si definisce eubiosi.
Se l’equilibrio è alterato, si parla di disbiosi: può darsi che alcune colonie siano troppo numerose rispetto ad altre, che manchino microrganismi protettivi importanti e crescano, invece, quelli nocivi.
Che cosa succede in caso di disbiosi
È facile pensare al microbiota quando si hanno problemi di stipsi o di diarrea, ma una disbiosi che il paziente non riconosce può avere anche altre conseguenze.
Un intestino che non lavora bene, infatti, contribuisce a peggiorare lo stato di altre malattie.
Dal punto di vista dermatologico, un disequilibrio della flora intestinale può associarsi a:
- acne
- patologie infiammatorie della cute
- alcuni casi di perdita di capelli
- psoriasi.
Una disbiosi è spesso presente, insieme ad altri problemi, in queste malattie:
- diabete
- obesità
- depressione
- colite
- colon irritabile.
Analisi microbiota intestinale: perché è utile
L’analisi del microbiota fotografa quali e quanti microrganismi sono presenti. Il test, quindi, riesce a capire se mancano o sono deboli i batteri che danno benefici all’organismo umano e quali colonie sono, invece, troppo prolifiche.
Il passo successivo sarà assumere ceppi specifici di fermenti lattici – non una tipologia qualsiasi! – che aiutino a ripopolare le specie di microbiota necessarie.
La dottoressa Manuela Meloni indicherà quali fermenti lattici adottare, eventualmente in correlazione con degli integratori, e darà consigli per un’alimentazione studiata, in base alle esigenze individuali.
Il test del microbiota è semplice per il paziente e non richiede una preparazione particolare.
È sufficiente portare in studio un piccolo campione delle proprie feci.
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