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Controlli tricologici annuali per la salute dei capelli: a chi sono rivolti

Controlli tricologici annuali per la salute dei capelli: a chi sono rivolti

Controlli tricologici annuali per la salute dei capelli: a chi sono rivolti

I controlli tricologici annuali sono una buona idea per sorvegliare lo stato di salute del cuoio capelluto.

Come i controlli dermatologici e la mappatura dei nei, le visite tricologiche con analisi del cuoio capelluto sono semplici, adatte a tutti, non invasive.

Tuttavia, non tutti sanno che andare dal tricologo può aiutare, ad esempio, anche in condizioni particolari, come dopo una gravidanza, in pre-menopausa, o quando si soffre di alcune patologie specifiche che hanno effetti anche sui capelli.

Il consiglio degli specialisti dello studio Mapelli è di prenotare una prima visita tricologica e riferire al medico – specializzato in dermatologia e tricologia – la propria storia, l’eventuale presenza di malattie, ricordando se ci sono casi in famiglia di perdita precoce dei capelli o di patologie specifiche. Sarà lo specialista, poi, dopo la visita, a verificare la necessità di controlli tricologici annuali o con periodicità diverse.

 

Controlli tricologici annuali per intervenire in tempo

Perché è importante verificare la salute dei capelli?

Il motivo sta nel fatto che, se si individuano per tempo i segnali precoci di un problema, è possibile intervenire con beneficio maggiore.

Le patologie più note dei capelli e del cuoio capelluto sono:

  • alopecia androgenetica (calvizie)
  • telogen effluvium
  • dermatite seborroica
  • psoriasi
  • alopecia areata

Ci sono, però, altri casi in cui una visita tricologica è comunque consigliata:

  • Chi soffre di patologie legate alla tiroide
  • Chi soffre di ovaio policistico
  • Le neomamme che, alcuni mesi dopo il parto, hanno ancora una perdita consistente di capelli
  • Chi ha una perdita di capelli in menopausa o in pre-menopausa
  • Chi soffre di squilibri ormonali o di alterazioni del ciclo mestruale
  • Chi soffre di patologie autoimmuni.

 

Il dermatologo può impedire la caduta dei capelli?

Alcuni pazienti che chiedono una visita tricologica si domandano se è possibile fare qualcosa contro la calvizie.

La risposta è sì: una diagnosi precoce, quando il diradamento non è ancora evidente, dà modo allo specialista di prescrivere cure che rallentano o bloccano il peggioramento del problema, permettendo così al paziente di mantenere una bella chioma. Va detto, però, che ogni caso specifico richiede un trattamento personalizzato e che, per essere efficace, la cura va mantenuta e rinnovata, seguendo le indicazioni prescritte.

L’importanza dei controlli tricologici annuali sta proprio nel rendere consapevole il paziente di quello che può aspettarsi.

Una visita e un’attenzione particolare sono utili, per esempio, in questi casi:

  • nei giovani maschi dopo il periodo della pubertà, se in famiglia ci sono casi di papà, zii o nonni calvi in età adulta
  • in pazienti che subiscono trattamenti medici importanti, come terapie ormonali, immunosoppressori, farmaci biologici, immunoterapie, farmaci antispicotici o attivi sul sistema neurologico (ad esempio farmaci per l’epilessia), inibitori delle aromatasi prescritti per il tumore al seno.

Anche farmaci di uso comune possono causare, in alcuni pazienti, una perdita di capelli abbondante. Sono, tra gli altri, antidepressivi, farmaci per il colesterolo (come le statine) e per la pressione (beta-bloccanti) e alcuni antiinfiammatori.

 

Visite tricologiche dopo la gravidanza: sfatare un mito

Anche le donne che hanno partorito da pochi mesi possono chiedere un controllo tricologico, senza rischi. Perdere i capelli, a volte in modo consistente, uno o due mesi dopo il parto è fisiologico; se il problema dura più di tre mesi, però, è meglio chiedere una visita specialistica.

Da sfatare è la credenza secondo la quale le cure per contrastare la perdita di capelli non si possano intraprendere nel periodo dell’allattamento. Il tricologo, infatti, può prescrivere trattamenti adatti come lozioni che si applicano sulla testa o integratori che si assumono oralmente, scegliendo prodotti specifici che non interferiscono con la produzione di latte.

Una prima visita con lo specialista serve proprio a verificare lo stato di salute del cuoio capelluto e, nel caso emerga una situazione da risolvere, definire una diagnosi e studiare la soluzione.

Se desideri altre informazioni su come controllare la salute dei capelli, scrivimi!

 


 

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